MaiStraki a Folgaria, tra i forti della Grande Guerra

Paolo, Stefano e Fabio hanno effettuato un tour di un giorno sugli spendidi percorsi di Folgaria (TN), tra i Forti della prima guerra mondiale.

Paolo è un esperto della zona, poiché da molti anni vi trascorre parte delle sue vacanze.

Il percorso è a orologio, con partenza/arrivo al parcheggio sottostante il centro di Folgaria.

Il giro prevede un paio di lunghe salite:

- la prima, da poco prima di Serrada fino al Forte Dosso delle Somme: si tratta di una strada forestale non troppo impegnativa (se non nei primissimi tratti, a fondo non sempre regolare, ma che Paolo riesce a percorrere anche con gravel)

- la seconda, superato Passo Coe, da Capel del Vescovo a Forte Campomolon (forcella Valbona, per la precisione): si sale godendo di paesaggi bellissimi verso la provincia vicentina.

Poi, da forcella Valbona, con una breve discesa asfaltata si raggiunge il rifugio Valbona, dove è possibile rifocillarsi.

Poco fuori il rifugio, presa la direzione Passo Coe, si lascia subito la strada asfaltata per prendere la deviazione a destra sulla bella strada forestale che sale fino all'arrivo della seggiovia di passo Coe, per poi scendere in direzione Ortesino passando dapprima in mezzo a campi adibiti al pascolo, e poi a fitti boschi di conifere.

Arrivati in prossimità di Ortesino (partenza seggiovia), si può (a seconda delle forze residue):

- prendere la pianeggiante strada provinciale 142 fino a Passo Sommo, scendere a Costa e poi Folgaria

- continuare a seguire la traccia GPX proposta qui sotto, che permette di risalire brevemente la pista da discesa per andare a prendere la forestale che scende dalla Stella d'Italia, girare subito a sinistra sul sentiero (sempre in discesa, a volte ripido) che porta al campo da Golf di Costa, da cui è poi possibile proseguire addentrandosi nel bellissimo Biotipo di Ecken.

Ritornati a Costa, si procede verso la Pineta di Folgaria (dove si trova il campo da calcio sede dei ritiri estivi delle squadre di Serie A) mantenendo sostanzialmente la quota, per poi scendere "in picchiata" dal sentiero che riporta nel centro di Folgaria (ci sono dei gradoni all'inizio; se si vogliono evitare, da Costa è meglio scendere per la provinciale asfaltata).

Il giro, se fatto senza e-bike, è impegnativo per la lunghezza e le ore da trascorrere in sella, ma la sua bellezza ripaga ampiamente gli sforzi necessari.

 

Team MaiStraki

https://www.instagram.com/
maistraki/

https://www.facebook.com/
maistraki/