Parenzana 2023: i MaiStraki nel giro dell'Istria

Ritorno sulle strade europee per i MaiStraki (Enzo, Paolo, Stefano, Vecioturi), dopo 11 anni dall'ultima occasione (Alpe Adria, 2012).

Giro in 3 giorni dell'Istria su strade ciclabili o poco frequentate, con tempo splendido; nei primi 2 giorni abbiamo completato la famosa ciclabile "Parenzana", ricavata sul percorso del vecchio treno funzionante in quelle zone nei primi anni del 1900, smantellato dal regime fascista prima della Seconda Guerra Mondiale.

Ritrovo alle ore 07:00 presso la stazione FS di Verona Porta Nuova, dove con le bici al seguito abbiamo preso il treno per raggiungere Trieste, dopo il consueto cambio a Mestre.

Nel capoluogo friulano, per evitare il brutto tratto fino a Muggia, abbiamo preso la motonave “Muggia Link”, che salpa dal molo di fronte alla stazione Passeggeri, a due passi da Piazza Unità. Comoda e veloce, può ospitare molte biciclette (all’andata ne abbiamo contate più di 15): il personale della nave è assolutamente preparato per un veloce carico/scarico delle due ruote. In una mezzoretta di navigazione ci fa sbarcare sul molo esterno di Muggia: la prenderemo anche al ritorno, per il tragitto inverso.

Il percorso è stato strutturato in 3 tappe (clicca sui link di ciascuna per vedere i dettagli e scaricare il file GPX)

  • Muggia - Groznjan, 63 km circa. Il tratto sloveno è quasi tutto asfaltato. La ciclabile è ben curata, ed è stata sistemata secondo canoni moderni (segnaletica orizzontale, asfaltaturailluminazione gallerie, ecc.; addirittura, a Portorose abbiamo fatto una rotatoria per bici!). 

    Superata Portorose, poco dopo l’entrata in Croazia, inizia invece il tratto sterrato, quando il tracciato lascia la costa e inizia la salita verso la collina

    Da quel punto, fino all’arrivo il giorno dopo a Parenzo, troveremo un fondo sterrato, a volte sconnesso, tanto che la MTB si lascerà preferire alla Gravel. Sono inoltre pressoché assenti punti di ristoro o rifornimento acqua. In alcuni tratti del primo giorno, prima di Groznjan, si ravvisa l’abbandono della pista (a volte si riduce infatti ad un misero sentiero), oltre all’assenza di illuminazione nelle gallerie (verso il tardo pomeriggio, senza luci a disposizione, potrebbe essere un problema). Si arriva però nel bellissimo borgo arroccato sulla collina di Groznjanuno scrigno inaspettato fatto di case in pietra affacciate su vicoli stretti e acciottolati. Abbiamo alloggiato al B&B Artegnana 1798, appena rinnovato, assolutamente consigliato!

    Sotto il profilo altimetrico, si segnala che l'arrivo si trova a circa 300 mt di altitudine, ma essendo un tracciato creato per il treno, l'ascesa è lunga e dolce.

  • Groznjan - Novigrad, 80 km circa. La ciclabile prosegue tra paesaggi bellissimi, sterrata e larga, con passaggi spettacolari su ponti e gallerie, ma dal fondo a volte sconnesso: anche oggi, la MTB si lascerà preferire alla Gravel.  Dopo una lunghissima discesa (attenzione alle pressioni delle gomme, che sono costate una pizzicata ad un MaiStrako poco attento al peso caricato sulla sua bici), la strada riprende a salire girando intorno al bel borgo di Montona, superato il quale, dopo un lungo falsopiano, inizia la lunga e dolce discesa verso Parenzo, su strade di campagna dal fondo irregolare, a volte ostico, che ci accompagnerà fino quasi all’arrivo nel bel borgo istriano, dove termina la "Parenzana". Come il giorno prima, si segnala l'assenza totale di punti di ristoro sul percorso.

    Sotto il profilo altimetrico, dopo la discesa dai 300 mt raggiunti il giorno prima, si risale alla stessa quota per poi scendere definitivamente al mare, con dislivelli adatti alla percorrenza di un treno (dolci e lunghi).

  • Novigrad - Muggia, 72 km circa. Rientro da Novigrad per le strade dell’interno, sterrate e non, tra belle campagne coltivate per lo più a vigneto; tornati sulla costa, il percorso regala scorci davvero notevoli; sosta a Portorose, Pirano (bellissimo borgo, con vista splendida sul promontorio sottostante), e Izola.

    Sotto il profilo altrimetrico non c'è molto da segnalare, anche se poco dopo Pirano va superato uno strappo breve ma impegnativo, di circa 100 metri di dislivello.

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Mappa

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