Pierleopoldo Motta

Pierleopoldo Motta, ossia l'artistoide del gruppo.

Se l'aveste incontrato, non avreste minimamente pensato di lui come ad un bancario. Sul lavoro il suo look era assolutamente nero: jeans neri e camicia nera, inverno o estate che fosse. 

Era il "marinaio" del gruppo, essendo esperto di vela ed istruttore.
Sciava con sicurezza: il suo pallino era scendere in neve fresca. Se aveste sciato con lui, almeno un giro in "fresca" lo avreste dovuto fare, altrimenti non vi avrebbe mollato un attimo. 

Era sicuramente il più completo del gruppo: amava la bici, lo sci-alpinismo, il trekking, l'ecologia, la famiglia, ecc. 

Oltre a esser un abilissimo disegnatore, era lui, sovente, l'ideatore dei tragitti: le carte e le loro interpretazioni erano spesso sue o di Stefano. Era anche perennemente impegnato nella ricerca delle cose semplici, ideatore della teoria "migliorista", oltre che capace di trovare soluzioni in emergenza con strumenti di fortuna (rotture meccaniche, ecc.: memorabile fu il sostegno che improvvisò al suo cambio rotto servendosi del lucchetto della bici e di un elastico).

Nei pochi anni della pensione si è addirittura guadagnato recensioni fantastiche su TripAdvisor grazie alla attività di bed & breakfast che ha condotto per qualche tempo: gli ospiti rimanevano tutti colpiti dalla sua disponibilità e simpatia.

Piero purtroppo se n'è andato dopo breve malattia in un giorno di fine inverno 2015, lasciando tutti i suoi più cari amici in un grandissimo sconforto. Il suo ricordo, però, vivrà indelebile in quanti hanno avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo.